Il giornalismo investigativo non si accontenta di pubblicare notizie ricevute, ma fa delle vere e proprie indagini su notizie e fatti, spesso anche taciute. Dopo la gestione terrificante del caso di Amanda Knox e Raffarele Sollecito servono regole precise e chiare per limitare la delirante discrezionalità del Pm che esiste solo in Italia. Ricordiamo, come spesso detto dall’ex giudice Edoardo Mori, che a un potere discrezionale come quello dei Pm italiani dovrebbe corrispondere una elezione popolare e chare regole scritte.

Le nuove norme sulla responsabilità civile dei magistrati e l’abolizione del processo in contumacia sono stati due cambiamenti fondamentali grazie alle procedure di infrazione dell’Unione Europea. Ma ancora non basta.

Le leggi sono state scritte in modo meraviglioso dai Legislatori italiani e dai Padri. Il sistema giudiziario italiano era stato ideato dai Padri Legislatori in modo attento e puntuale, preservando la persona e la comunità.

Nel tempo purtroppo i più che 27.000 errori/orrori giudiziari italiani dal caso di enzo Tortora a quello di Bruno Contrada indicano che il sistema investigativo non funziona, in quanto non funzionano gli ivestigatori.

Ci riferiamo in particolare alla Pubblica Accusa Italiana che è in grado di inscenare processi, rinviare persone a giudizio senza prove, in nome di una farneticante e delirante obbligatorietà dell’azione penale. Ma l’obbligatorietà é frutto della discrezionalità dei Pm e dei GIP. Vanno scritte regole precise lasciando al minimo la discrezionalità del magistrato, che deve sapere che com eper le altr professioni è soggetto a pagare le conseguenze se commette reati, coem avviene in tutti gli altri stati.

Ora un punto di partenza c’é: il numero dei pm e giudici indagati è in costante aumento, segno indicativo che le persone non ci stanno più a subire vere e proprie persecuzioni.

Serve dunque che l’Italia si muova secondo questi punti precisi:

  • reati precisi per i magistrati;

  • inserimento del reato di omissione e abuso dell’attività investigativa contemplata per i magistrati, tra cui il rinvio a giudizio temerario, cioé rinviare a giudizio una persona senza prove.

  • linee guida e prassi precise dando la minima discrezionalità al pubblico ministero e al GIp prima del rinvio a giudizio;

  • inserimento del reato di negligenza inescusabile come colpa.

  • fare in modo che le indagini siano eseguite dalle forze dell’ordine, separate dalla Procura, non da una polizia definita “giudiziaria” a capo della quale c’è il Pubblico Ministero

Prima fra tutto riteniamo fondamentale che ci siano linee guida precise, prassi consolidate e il valore centrale della prova a sfavore dell’indizio.

In sinstesi la trasformazione di un sitema giudiziario da indiziario a probatorio con chiari limiti nella gestione del potere in mdoo da impedire derive autoritarie.