FALSO ABUSATO VLADIMIR FATTORI, PAZIENTE PSICHIATRICO BORDERLINE HA TENTATO DI ESTORCERE DANARO AL PROPRIO MEDICO, CHE LO INCASTRA

NEGLIGENZA INESCUSABILE, ABUSO D’UFFICIO E FAVOREGGIAMENTO, NUOVE INCHIESTE SUL PM FABRIZIO GIOVANNI NARBONE CHE HA OMESSO SU VLADIMIR FATTORI LA VALUTAZIONE DELL’ATTENDIBILITA’, LA VALUTAZIONE PSICHIATRICA E LE PIU’ DI 200 TELEFONATE INTERCORSE DI GIORNO E DI NOTTE CON IL POLIZIOTTO GABRIELE BONAZZA, NON CITANDOLO TRA I TESTIMONI.

PIU’ DI NUOVE 300 PAGINE DI DENUNCE CONTRO IL PM FABRIZIO GIOVANNI NARBONE DI PESARO, AL CSM E ALLA CORTE EUROPEA.

DA UNA NOSTRA FONTE ECCO LA INQUIETANTE CARTELLA CLINICA DEL PAZIENTE VLADIMIR FATTORI COPERTA DALLA PROCURA DI PESARO E GLI INQUIETANTI RETROSCENA SU COME SAREBBE STATO ADOTTATO

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https://dossiergiustiziapesaro.org/il-falso-abusato-sessuale-vladimir-fattori-sotto-accusa-per-estorsione

https://dossiergiustiziapesaro.org/la-inquietante-cartella-clinica-di-vladimir-fattori

 
 
 

Il paziente Vladimir Fattori soffriva di patologia mentale severa, ovvero di disturbo borderline della personalità. La cartella omessa dal Pm Fabrizio Giovanni Narbone di Pesaro

CASO VLADIMIR FATTORI : DENUNCIA DEPOSITATA 7 GIORNI PRIMA DI AVERE COMPIUTO LA MAGGIORE ETA’ PER EVITARE L’AUDIZIONE PROTETTA , 300 TELEFONATE DI GIORNO E DI NOTTE CON l’AGENTE GABRIELE BONAZZA E UTENZA INTESTATA AL CARABINIERE VALENTINO MARIO VALENTINI PER 6 MESI, INTIMITA’ TELEFONICA CON L’AGENTE DI POLIZIA GIUDIZIARIA CRISTINA BATTISTELLI (SI DANNO DEL TU), NESSUNA VIDEOREGISTRAZIONE DELL’INTERROGATORIO, TENTATA ESTORSIONE AL MEDICO.

06/05/2019

VLADIMIR FATTORI

VLADIMIR FATTORI

l’AGENTE DI POLIZIA GABRIELE BONAZZA AMICO E COLLEGA DEGLI AGENTI DI PG ANTONIO DE FALCO, CRISTINA BATTISTELLI E MARIA CRISTINA ARMINI

l’AGENTE DI POLIZIA GABRIELE BONAZZA AMICO E COLLEGA DEGLI AGENTI DI PG ANTONIO DE FALCO, CRISTINA BATTISTELLI E MARIA CRISTINA ARMINI

L’AVVOCATO ROBERTO BRUNELLI, DIFENSORE DI VLADIMIR FATTORI, LO STESSO CHE DIFESE VARANI, L’AGGRESSORE CON L’ACIDO DELL’AVVOCATO ANNIBALI

L’AVVOCATO ROBERTO BRUNELLI, DIFENSORE DI VLADIMIR FATTORI, LO STESSO CHE DIFESE VARANI, L’AGGRESSORE CON L’ACIDO DELL’AVVOCATO ANNIBALI

IL PM FABRIZIO GIOVANNI NARBONE

IL PM FABRIZIO GIOVANNI NARBONE

RACCAPRICCIANTI SCOPERTE SULLE OMISSIONI INVESTIGATIVE DEL PM FABRIZIO GIOVANNI NARBONE, TRA CUI I MESI DI TELEFONATE TRA IL FATTORI E IL POLIZIOTTO GABRIELE BONAZZA.L’INQUIETANTE CARTELLA CLINICA DI VLADIMIR FATTORI


LA PROCURA PRESSO IL TRIBUNALE MINORENNI ANCONA

LA PROCURA PRESSO IL TRIBUNALE MINORENNI ANCONA

I MESSAGGI ESTORSIVI DI VLADIMIR FATTORI

I MESSAGGI ESTORSIVI DI VLADIMIR FATTORI

Pesaro. Nel gennaio- febbraio del 2015 Vladimir Fattori minaccia attraverso messggi estorsivi il proprio psichiatra, con il quale aveva interrotto i propri rapporti professionali un anno prima.

Il paziente, come da cartella clinica, é affetto da patologia psichiatrica borderline e comincia a preoccuparsi che venga denunciato dal medico. A questo punto preoccupato per le possibili conseguenze chiede consiglio al padre adottivo, Sergio Fattori, che gli dice di rivolgersi all’amico di famiglia e agente di polizia Gabriele Bonazza, collega dei poliziotti a cui sono delegate le indagini Cristina Battistelli, Maria Cristina Armini, Antonio De Falco e Christian Spasaro.

Le intercettazioni telefoniche mostrano più di 200 telefonate intercorse tra Vladimir Fattori e l’amico di famiglia e poliziotto Gabriele Bonazza, mesi e mesi di telefonate prima della denuncia e altrettante telefonate con il carabiniere Valentino Mario Valentini. Le telefonate sono avvenute anche alle 2 del mattino, alle 3 e non solo tra Bonazza e Vladimir Fattori ma anche con la madre Paola Marconi, altra paziente psichiatrica.

Per chiarezza nella lettura, coloro che indagano sullo psichiatra sono poliziotti colleghi dell’agente Gabriele Bonazza.

Lo psichiatra non ci sta e denuncia Vladimir Fattori per calunnia e tentata estorsione. Il medico denuncia anche il Pubblico Ministero Fabrizio Giovanni Narbone e gli agenti di polizia Giudiziaria Cristina Battistelli, Maria Cristina Armini, Antonio De Falco e Christian Spasaro per abuso d’ufficio, favoreggiamento, depistaggio e frode processuale.

A questo punto lo psichiatra smachera Valdimir Fattori , sbugiardando le negligenze e omissioni fatte dalla Procura di Pesaro, ovvero

Adesso viene il bello, seguite i passaggi, spiegati meglio nel report e a quanto pare la calunnia è stata malpreparata a tavolino:

-Vladimir Fattori fa depositare ai genitori la denuncia qualche giorno prima di avere compiuto la maggiore età, evitando cosi l’audizione protetta secondo la Carta di Noto. Non solo! Ha parlato del falso abuso ad amici, parenti, poliziotti, conoscenti, psicologi rendendo impossibile o remota qualunque valutazione dei fatti raccontati.

-Vladimi Fattori non viene mai videoregistrato né registrato durante gli interrogatori dai poliziotti Cristina Battistelli e Maria Cristina Armini.

-la denuncia depositata dal medico contro Valdimir Fattori per calunnia è affidata al pm Silvia Cecchi e le indagini in cui lo psichiatra è parte offesa a Cristina Battistelli, ovvero lo stesso agente di Pg che ha investigato sul medico e la stessa pluridenunciata dal medico; la Battistelli fa parte della Polizia di Stato, come Gabriele Bonazza.

-la denuncia depositata contro Vladimir Fattori per tentata estorsione è affidata alla Procura dei Minorenni. Essendo il Fattori imputato in un procedimento correlato e parallelo le dichiarazioni di Vladimir Fattori perdono di ogni credibilità e viene ascoltato ai sensi dell’art. 197 bis c.p.p. , cioé come testimone assistito. Stranamente anche alla Procura dei Minorenni Vladimir Fattori é ascoltato da appertenenti alla Polizia di Stato.

La notizia più clamorosa, dunque, è per quanto attiene il falso abusato Vladimir Fattori viene fuori quando il PM Fabrizio Giovanni Narbone è stato costretto a comunicare allla Corte che a giugno 2018 il ragazzo è stato interrogato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Ancona nell’ambito del procedimento attualmente pendente iscritto a seguito della denuncia del medico per tentata estorsione, di cui si riportano i messaggi whatsapp sopra.

Insomma Vladimir Fattori, recitando la parte dell’abusato sessuale, avrebbe costruito e pianificato insieme a PM e Polizia Giudiziaria come incastrare il medico, con il beneplacito del padre e della madre.

Il Tribunale è andato su tutte le furie. L’Avv. Brunelli, per fare capire i soggetti del processo, che aveva assistito presso la Procura dei Minorenni Vladimir Fattori, ha inizialmente fatto il finto tonto per poi cedersi costretto a produrre la documentazione.

Il Presidente del Tribunale, a quel punto, ha deciso di procedere all’esame di Vladimir Fattori ai sensi dell’art. 197 bis c.p.p. ascoltando il Fattori come testimone assistito.

Sostanzialmente si è abbassato il livello di credibilità di qualunque dichiarazione di Vladimir Fattori , le quali adesso per assurgere a prova dovranno essere supportare da seri elementi di riscontro, ovviamente assenti. Insomma il legislatore si fida poco delle dichiarazioni di chi è imputato in un procedimento connesso a un altro.

- il pm fabrizio giovanni narbone di Pesaro durante le indagini non chiede la valutazione dell’attendibilità e la perizia psichiatrica su vladimir fattori, omette i mesi e il numero di telefonate di giorno e di notte intercorse con l’agente gabriele bonazza, confidente del fattori preoccupato che il medico lo avesse denunciato e omette di valutare i messahhi whatsapp estorsivi contro il medico e l’intimità telefonica con l’agente Cristina Battistelli;

-le indagini contro il Pubblico Ministero Fabrizio Giovanni Narbone e gli agenti di Pg Cristina Battistelli, Maria Cristina Armini, Antonio De Falco e Christian Spasaro, della aliquota polizia di stato di Pesaro, sono di competenza della Procura di L’Aquila e vengono affidate per la maggior parte al Pm Stefano Gallo e le indagini al poliziotto Mauro Pansini, anche lui appartenente alla Polizia di Stato.

-il poliziotto Gabriele Bonazza, che presta servizio a Pesaro, è stato denunciato per omessa denuncia, favoreggiamento e frode processuale

Il difensore del medico, l’Avvocato Debora Zagami del foro di Roma, presidente dell’osservatorio Penale, abile investigatore, insieme al Prof. Ugo Sabatello (Direttore del Master in “Psichiatria forense e clinica delle dipendenze in età evolutiva” presso l’Università La Sapienza , Direttore del SACRAI , Servizio di Assistenza Cura e Ricerca sull’Abuso all’Infanzia) attivato all’interno del Policlinico Umberto I di Roma e della Sapienza Università di Roma) , ha fatto emergere le intercettazioni telefoniche sottaciute da parte dalla Procura (quelle appunto che che mostrano come il falso abusato Vladimir Fattori intrattenesse rapporti telefonici per mesi di giorno e di notte con l’Agente di Pg Gabriele Bonazza e i Carabinieri Valentino Mario Valentini e con il figlio del Carabiniere Paquale Ferrantino prima della denuncia e come il rapporto tra la presunta vittima e l’agente Cristina Battistelli fosse più che intimo).

Intanto il PM Fabrizio Giovanni Narbone ha 2 procedimenti disciplinari aperti al Consiglio Superiore della Magistratura (vedi sotto).

-Valdimir Fattori ha ammesso di avere avuto un con poliziotti e carabinieri di Pesaroamici del padre facenti parte della Polizia Giudiziaria di Pesaro, di cui uno, Gabriele Bonazza, collega dell’Ispettore Cristina Battistelli e Maria Cristina Armini, motivandolo proprio con lo spavento dopo la conversazione in chat che aveva avuto a febbraio 2015 con il medico, in cui lo minacciava di estorsione.

A differenza di quanto falsamente attestato da Gabriele Bonazza, i contatti con il Fattori non sono avvenuti nel 2016: i contatti sono 52 e cominciano il 14 ottobre 2014. Valdimir Fattori si è guardato bene dal fornire il numero di utenza del Gabriele.

Insomma bugie su bugie su falsi abusi, con tanto di evidenze a cui lo stesso Tribunale è rimasto incredulo. Una vera e propria opera d’arte messa in atto per recitare la parte dell’abusato, con la connivenza delle locali autorità di giustizia e di polizia.

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LA NOSTRA OPINIONE

Quello che comunque sconcerta è il fatto che gli operatori e i pubblici ministeri accettino come totalmente plausibili storie bizzarre e impossibili, senza alcuna minima prova, a dimostrazione che il convincimento del PM è sempre del parere che abuso vi sia stato e non ha alcuna importanza l’assenza di prove o logicità nell’analisi del relato.

Il caso sicuramente andrà a finire di fronte alla Corte Europea, dove l’approssimativo e clientelare sistema italiano dovrà essere severamente giudicato dal sistema europeo, dove contano la prova e non la chiacchiera o le suggestioni!

Questi modi di agire di alcuni Pubblici MInisteri è una violenza istituzionale o abuso legalizzato, per fini che la normativa non concede, nel sostenere un presunto abuso. Inoltre se l’assenza di prove oggettive e logiche conduce da parte del PM a una richiesta di rinvio a giudizio, allora è doveroso chiedere alle istituzioni a cosa serva la legge, in quanto è sufficiente convincere il PM e la Polizia della bontà delle proprie argomentazioni .

Tutto ciò conduce verso a una cattiva gestione del diritto e della psicologia a danno dei minori e adulti innocenti, favorendo coloro che urlano d’essere difensori degli indifesi.

lo